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al testo di Rita Stanzione
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Essere, volere -non volare contare, mirare diritto Mira e scopo a tempo: click: energia cinetica esaurita per crisi -sorrisi a mala pena digrignati
Un tempo pari, un tempo dispari il dissesto fuori programma di un musicante a ore col cappello riverso -vuoto di monetine
Mi gira in testa, aria di Bach, sublima va a toccare corde non permesse come una fuga, una favola scanzonata un chiaro ruscello dove non ha bevuto il lupo con la sua discordia -l’agnello è libero
Di bollicine la pelle -d’infanzia dolce una, l’altra e l’altra e l’una mi salgono perle di collana al collo un godere veloce da non entrare nei pensieri
perché il mondo avvolge d’ovatta insonora perdo il rumore del passo senza trovare, continuo a dire dove mi sento cose leggere cose così fitte
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